giovedì 4 agosto 2016

Recensione: La signora di Wildfell Hall


Trama: chi è la bella signora che, da sola con suo figlio e una vecchia governante, occupa l'immensa è vecchia magione di Wildfell Hall? Perché è così restia a parlare di sè tanto da attirarsi le antipatie di tutti gli abitanti del villaggio? Solo Gilbert Markham è deciso a non credere alle dicerie sul suo conto. La solitaria signora riuscirà a fidarsi abbastanza di lui da raccontargli la verità?

È difficile recensire questo libro senza svelarvi i particolari della storia. Sicuramente chi ha amato Jane Eyre, Cime Temepstose, Orgoglio e pregiudizio, Collegio femminile non potrà esimersi da leggere questo testo. La più giovane delle sorelle Brontë si è rivelata una meravigliosa scoperta.
La storia si svolge tra gli anni venti dell'Ottocento e la fine degli anni quaranta. Lo stile è molto simile a quello che possiamo leggere nelle pagine di Jane Eyre: meravigliosi paesaggi inglesi, bellissime magioni, stupendi giardini e mai una menzione di un luogo. Sono tutti tenuti "segreti" dai puntini, tanto che viene da pensare la scrittrice parli di fatti realmente accaduti.
Amerete Helen, la protagonista, a volte stenterete a capirla ma considerando l'epoca in cui si svolgono i fatti il suo comportamento non vi parrà tanto strano. Odierete e maledirete il marito: perdigiorno, falso e destinato a marcire all'inferno. Proverete tenerezza per Millicent ed Esther, pregherete per Gilbert.
La storia ci coinvolgerà a tal punto che vorrete sapere come va a finire per tutti i personaggi che avete incontrato e statene certi, l'autrice non lesinerà particolari.
Il libro è diviso in tre parti: la prima sotto forma di epistola narrata in prima persona da Gilbert, la seconda tratta esclusivamente dal diario di Helen, la terza di nuovo dal punto di vista di Markham. Il libro scorre piacevolmente in tutte e due le forme di scrittura anche se devo dire che la seconda parte è stata la mia preferita. La Brontë è riuscita a descrivere così bene gli stati d'animo della protagonista, il suo mutare di giorno in giorno, di anno in anno che pare di essere lì con lei e di vivere tutto quello che lei vive.
Il finale era sperato ma non scontato: chi, come me, ha letto "Collegio femminile" può ben capire la mia ansia per il finale. La storia d'amore c'è: non ci sono baci, non c'è sesso eppure credetemi quando vi dico che la passione e l'amore ardente (e casto) di Helen e ... (Non posso svelarvi tutto) nulla ha da invidiare ai più moderni e disinibiti romanzi di oggi. Le mani così bramose, le profferte di amore puro, la paura di sbagliare, il dolore per un fraintendimento tutto questo vi spingerà a divorare il libro. Poi certo, siccome non siamo virtuosi come Helen, anche la vendetta nei confronti dello spietato marito vi farà stare incollati alle pagine. 
Non avendo letto il libro in lingua originale posso basarmi sulla traduzione del testo: consiglio la versione della foto e prima di iniziare il libro, leggete la prefazione all'edizione.
Buona lettura!!!

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