martedì 27 ottobre 2015

Narkopedio I Zoi Mou ~ Giannis Ploutarxos | Greek New Single 2014

Generali considerazioni

Ieri è stata una giornata meravigliosa: dopo aver dato, finalmente, il "visto si stampi" ho potuto concentrarmi sulla promozione del libro tramite blog, facebook etc. Sono anche riuscita a terminare il book trailer (di cui sono molto orgogliosa) e a pubblicarlo sui miei canali youtube. Colgo l'occasione per ringraziare anche qui il mio amico Francesco Di Biase per la colonna sonora del book trailer e Francesca Resta autrice della copertina del libro.
La copertina e il book trailer hanno già raccolto numerosi consensi e questo mi fa ben sperare per il libro. Quindi tutto positivo? No.
Parliamo in generale, esuliamo per un attimo dall'impronta libresca che ha sempre caratterizzato il blog. Affrontiamo la vita "vera" (sempre che per noi scrittori le due cose possano essere scisse).
Chi mi segue sa che a marzo di quest'anno mi sono trasferita in un'altra regione: scelta consapevole, ponderata, voluta. Sapete anche che sono incinta di Beatrice e che dovrebbe nascere a breve. Prendete queste informazioni come prologo.
Adesso immaginatevi nella mia situazione e di essere contattati da una persona che consideravate amica ma che, come purtroppo spesso accade, avete dovuto spostare nella categoria conoscenti. Non sentite questa persona da mesi (perchè dopo averla inondata di messaggi, a cui o non rispondeva o si limitava a "tutto bene" "si" "no", avete deciso di non tediarla più.) dopo i primi convenevoli vi lasciate andare e scrivete che siete felici, che tutto va bene ma che, anche per la vostra particolare situazione, ogni tanto la malinconia verso la vostra città e la lontananza dai vostri affetti si fa sentire. Adesso immaginatevi di sentirvi rispondere una cosa del tipo: scelta tua cazzi tuoi (e scusate il francesismo). Tutto corretto, a rigor di logica. La scelta come ho scritto prima non è stata imposta ma voluta. Ci rimanete male e chiudete la conversazione in fretta. Poi però ci ripensate e allora vi dite che no, così proprio non va.
Perchè se ogni volta che questa persona consapevolmente ha effettuato delle scelte per poi venirsi a lamentare con voi, aveste dovuto risponderle così sareste diventate un disco rotto. Invece no, avete ascoltato, consolato, capito e consigliato.
Questo è uno degli ultimi esempi ma potrei farne molti altri.
Sono sempre stata una persona solitaria: una volta che in borsa avevo il mio taccuino con la penna e un buon libro da leggere e magari buona musica da ascoltare, il mondo poteva girare senza di me. Non mi è mai interessato essere al centro del mondo, ho sempre preferito osservare e parlare quando avevo qualcosa da dire. Sicuramente mi sono persa delle occasioni ma sono fatta così. Quando però stringo un'amicizia potete stare tranquilli che per me è "per sempre". Non ho mai usato la parola "amico" con leggerezza. Non per darmi delle arie, semplicemente perchè prima che riesca a fidarmi di qualcuno ne passa di tempo e, per me, senza fiducia non c'è amicizia.
Ho preso delle fregature? Certo! Ho sofferto? Ovvio! Questo ha portato a essere ancora più diffidente e a stringere ancora di più i legami che ritenevo solidi e veri.
Da quando sono distante dalla mia vecchia realtà molte persone si sono rivelate per quello che in realtà erano: false e meschine. Anche quando a me andava tutto male e alle persone a cui tenevo andava tutto bene non ho mai sofferto d'invidia: sono sempre stata felice per loro e anche se dentro soffrivo come un cane, ascoltavo i loro "problemi" senza batter ciglio. Nascondevo il mio malessere per non guastare la loro felicità. Esclusi parenti e affini solo una persona si è rivelata essere vera e non a caso è quella che considero da più di dieci anni la mia migliore amica.
Per quanto sommi luminari possano dire che sia un bene capire con chi si ha a che fare veramente, non è mai bello avere certe sorprese.
Se mi deludi ben presto smetti di esistere, per il semplice fatto che la delusione va a braccetto con la perdita di fiducia e allora, che senso avrebbe?
Sono oscura di mio, necessito di giornate buie di pioggia, di oscurità e silenzio. In egual misura devo circondarmi di amore per uscire dal mio pozzo nero. Per questo non posso avere nulla a che fare con persone di questo genere. Per questo vi sto dicendo addio, senza strascichi, senza pianti. Una scelta consapevole e ponderata. Come vuole la vostra logica così ferrea.

Giannis Ploutarhos - Kata T' Alla Kala

venerdì 16 ottobre 2015

SEGNALAZIONE

TITOLO: ASCOLTA IL MIO SILENZIO
AUTORE: L. CASSIE
EDITORE: AMAZON

DATA DI PUBBLICAZIONE: 31 AGOSTO 2015

PREZZO: EBOOK 0,99 € - cARTACEO 5,19

TRAMA: Succedono cose nella vita in grado di ferirci terribilmente, cose per le quali non sempre esiste una spiegazione. Accadono e basta.
Jennifer, tutto questo, lo sa fin troppo bene. Sono passati quasi tre anni dal giorno in cui la sua vita è cambiata drasticamente. Nulla è mai più tornato come prima, nemmeno lei è la stessa di un tempo. Sì è chiusa a riccio, in un silenzio ostinato dal quale si sente protetta.
In pochi sanno la sua storia, in molti la giudicano, la prendono in giro, l’allontanano. Nessuno vuole una “sfigata” come lei nella propria cerchia di amici, come se frequentarla fosse la peggiore delle condanne.  Jennifer non può fare a meno di sentirsi di troppo, inadatta e fuori luogo. Si sente incompresa e diversa da tutti, o meglio... è così che gli altri la fanno sentire. 
È sola e ha paura di esserlo per sempre, ma un giorno alla sua porta si presenta Cedric, un ragazzo pronto ad aiutarla.  Riuscirà a fidarsi di lui?

BIOGRAFIA: L. Cassie nasce nel 1993 a Torino ed è in Piemonte che trascorre la sua infanzia, crescendo a pane e libri. Intraprende un percorso scolastico che la qualifica Estetista nel 2010, abilitandosi qualche anno più tardi.  A poco a poco scopre una grande passione, quella per la scrittura, ed è grazie a quest'ultima che decide di dar luce al suo primo romanzo “Una nuova vita”. Solo pochi mesi dopo realizza un secondo romanzo intitolato “Ascolta il mio silenzio”.




giovedì 15 ottobre 2015

In attesa...




Elektra è in pubblicazione. Aspettiamo le bozze, le confermiamo e poi diamo il via. Adesso è il periodo della promozione, molto stressante. Perchè? Perchè non sono mai stata una persona che si facesse pubblicità, sono sempre stata più un'osservatrice che una mattatrice della scena. Capisco però che se vogliamo farci conoscere noi autori emergenti non possiamo fare altro.
L'impegno che ho messo e sto mettendo in questo progetto è maggiore di quello profuso per Alter Ego. In Elektra parlo molto di consapevolezza di sè, delle proprie capacità, del proprio essere... forse è quello che è successo a me in questi due anni.
Forse ho capito che non si è trattato di un "gioco" ma di un qualcosa di reale, di una passione vera. Anche il riscontro che ho ricevuto dai miei lettori mi ha spronato a dare di più e a fare meglio.
Sono entusiasta, elettrizzata e terrorizzata!
Come sempre l'ultima parola spetta a voi... Presto, prestissimo!

giovedì 1 ottobre 2015

Elektra, the end




Ebbene, anche Elektra alla fine ha trovato il suo epilogo. E' stato un lavoro lungo, quasi due anni, che negli ultimi mesi ha assunto un ritmo frenetico. Non sapevo chi fosse Elektra fino a quando lei non si è confidata e, fidatevi, non è stato facile arrivare a questo punto.
Ho chiesto aiuto a Doukas ma anche lui era così chiuso nel suo dolore che è stato peggio che parlare con un muro.
Amo questo libro, amo Elektra: è un personaggio difficile, l'ho sempre detto. Non so quanti di voi la ameranno. Mi ha fatto infuriare, piangere, sorridere; mi ha fatto sperare nel futuro; mi ha fatto credere nelle seconde possibilità.
Un animo spezzato non tornerà mai come prima ma una volta rimessi insieme i pezzi dalle venature filtra sempre un po' di luce: questa è Elektra.
Non mi resta che augurarvi buona lettura perchè a breve Elektra sarà nella vostra libreria (cartacea o digitale che sia)