lunedì 7 dicembre 2015

Recensione "La luce della notte" di Sherrilyn Kenyon

Ho finito il libro questa mattina, la delusione è cocente. L'ho aspettato parecchio e arrivata alla fine avrei voluto buttarlo via. Soldi sprecati, sul serio. Per le prime 80 pagine non succede assolutamente nulla, il niente assoluto: si parla solo di questo povero sfigato arrabbiato con il mondo perché tradito dalla sua famiglia (sveglia! Non sarai il primo, non sarai l'ultimo!). Quando la dea si rivela lui praticamente non batte ciglio; è così normale avere a che fare con Zeus e compagnia bella... Per cinque pagine assistiamo ad una sorta di zuffa tra 3 dei e un mortale che, ovviamente, ha la meglio sul dio. I dialoghi sono di una banalità disarmante, i pensieri dei protagonisti sono luoghi comuni triti e ritriti. Una sorta di pessimismo cosmico permane in tutto il libro. Alla fine, perché per fortuna c'è una fine, quando l'EMO depresso e incazzato dovrebbe scoppiare d'odio e di incredulità fa un'alzata di spalle e finisce tutto. Altra cosa che ha dell'incredibile: i protagonisti si innamorano follemente in un giorno! Hanno battuto qualsiasi record di qualsiasi libro! Cosa ancora più assurda se si pensa all'odio che l'uomo dice di provare nei confronti di tutta l'umanità. La domanda sorge spontanea: perchè scrivere una cosa simile? Non si sa. Mi è pure venuto il dubbio che il libro fosse stato scritto da qualche ghost writer depresso... Il libro non ha senso, è scollegato con il resto della trama e le chicche finali sono una peggio dell'altra.
Nota per la traduttrice: non ho letto la versione originale ma siamo sicuri che l'autrice oltre alla parola "cxxxo" non conosca altri termini per indicare l'organo genitale maschile? Volgare, ripetitiva...
Se, come me, avete letto tutti i libri di questa serie non potete non notare le differenze nella scrittura, nello stile, nella caratterizzazione dei personaggi.
In conclusione: libro inutile e noioso. Assolutamente sconsigliato.

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