domenica 13 dicembre 2015

I romanzi devono essere finzione solo fino ad un certo punto

Ho sempre pensato e detto che per scrivere di certe emozioni bisogna averle vissute: che siano negative o positive, alcune sensazioni non possono essere descritte da chi non ci è mai passato. La banalissima frase "finchè non ci passi non puoi capire" è, per me, una verità ASSOLUTA.
Partendo da questo presupposto i miei libri sono permeati dalla mia essenza, dal mio vissuto, dalle mie esperienze, dal mio dolore e dalle mie gioie. L'ambientazione può essere di fantasia, i personaggi possono avere poteri da super eroi, la storia può essere ambientata nel futuro ma le emozioni devono essere reali.
Perchè scrivo questo?
Oggi ho finito di leggere un libro che ho aspettato per alcuni mesi e mi ha deluso. La scrittrice ha voluto, giustamente, entrare nella mente dei personaggi creati da lei senza aver vissuto le loro esperienze e di conseguenza senza aver provato il loro dolore, la loro rabbia, il loro smarrimento. Questo, purtroppo, ha rovinato tutto il libro che nelle intenzioni dell'autrice doveva essere marcatamente "psicologico".
Alla fine questa lotta tra i due protagonisti si riduce a una sorta di battibecco tra due bimbi che prima sono amici, poi litigano, in seguito fanno pace e così via fino alla fine del libro.
Il conflitto diventa quasi ridicolo e banale: alla fine lo SCONTATO e soprattutto, ben accetto, colpo di scena apre la strada al terzo capitolo della serie anche se, arriva troppo tardi. Dopo capitoli e capitoli di "ti prendo, ti mollo", "ti odio, ti amo" il finale non mi ha convinto nell'acquisto dell'ultimo capitolo.
Un peccato perchè l'autrice scrive bene: lo stile è accattivante, la storia è abbastanza originale. Il primo libro prometteva molto bene e mi ha spinto ad acquistare il seguito.
Lasciare la strada vecchia (azione) per quella nuova (introspezione) non ha premiato gli sforzi dell'autrice: ecco, la parola "sforzi" rende bene l'idea. Le emozioni sono FORZATE: è quello che ci si potrebbe aspettare i protagonisti provino ma è quello che si proverebbe VERAMENTE?
Bisogna scrivere di quello che si conosce intimamente non di quello che pensiamo si potrebbe provare: i romanzi devono essere finzione solo fino ad un certo punto.

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