domenica 9 agosto 2015

Ambiguità

Buon Agosto!
Vi sono mancata? Voi sì, ma capisco che con le ferie di mezzo il tempo è veramente ridotto. Quest'anno per me niente Grecia: il pancione non consente viaggi ergo rimarrò a casina a scrivere per voi. Molto lentamente, si intende perchè questo caldo veramente non lascia respirare e di accendere il pc con 40 gradi all'ombra proprio non se ne parla.
Così rileggo quanto scritto per Elektra e penso: immagino come proseguirà, quello che faranno i personaggi, quello che diranno, le loro reazioni. Penso anche all'ambiguità che si sta sviluppando nel libro: lo so già che Elektra l'amerete o la odierete; non ci saranno mezze misure con lei.
Io? Per quanto mi riguarda posso solo dire che per il momento la capisco. Forse alla fine riuscirò a capire se la amo o la odio.
Elektra per certi versi rappresenta le debolezze e le paure umane, il punto è: riuscirà a sconfiggerle? e anche se ce la facesse, non sarà troppo tardi? Reba invece è costantemente nel giusto: non tanto perchè abbia sempre ragione quanto per il fatto che qualsiasi cosa faccia, agisce per amore dei suoi cari. Elektra no: sa che le sue azioni avranno conseguenze disastrose sugli altri ma persevera.
Quindi perchè Reba non fa qualcosa?
Me lo sono chiesta anche io e forse ho trovato la risposta nelle mie vicende personali.
Da piccola ero pronta a dare la mia fiducia a chiunque, sul serio. Dal prestare un pennarello al compagno di banco a invitare tutti alle mie feste di compleanno. Per me erano tutti amici indistintamente: non vedevo il male negli altri e di sicuro non pensavo ne fossero capaci. Così sono iniziate le prime batoste a cui non ho mai dato molto peso fino all'età di 12 anni. Quello che mi è successo mi ha fatto chiudere così a riccio e mi ha fatto dubitare così tanto degli altri da non riuscire più a distinguere il bene dal male. Erano tutti cattivi e tutti ce l'avevano con me o comunque se si avvicinavano era perchè avevano un secondo fine. Questo mi ha fatto perdere molte persone che una volta re incontrate dopo molti anni si sono rivelate essere veri amici. Tutto questo continua a durare ancora adesso: non riesco più a fidarmi completamente e per questo sono conscia di perdere molte opportunità. Vero è che, purtroppo, il mio istinto vede lontano: in questi anni di auto reclusione tutte le persone che in prima battuta non mi erano andate a genio si sono rivelate essere false, ipocrite, cattive e bugiarde. Cosa è successo? Come un assiduo corteggiatore alla fine sono riuscite a farmi aprire e a farsi considerare amiche e poi si sono rivelate per quello che sono in realtà. Non tutte sono riuscite a fregarmi ma 2 o 3 sì.  Nonostante queste fregature però ho capito che mi brucia di più aver perso la possibilità di essere amica di alcune persone che essere stata fregata da altre.
Per questo Reba si comporta così con Elektra. Ho capito che bisogna dare sempre una possibilità alle persone e comunque non bisogna lasciarsi influenzare da esperienze negative ma valutare ogni momento come singola entità.
Alcuni di voi si riconosceranno in Elktra, altri piangerammo con lei e per lei, altri la odieranno e stenteranno a capire il perchè io l'abbia resa protagonista. A questi ultimi mi sento di dire di leggere il libro con calma e di capire, di immedesimarsi in lei e di provare a pensare a come avrebbero reagito nella sua stessa situazione.
Amo questo libro, non più di Alter Ego, ma in maniera totalmente diversa: più adulta e forse più consapevole.
Da domani si prosegue oggi mi "godo" ancora il caldo...

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