lunedì 5 dicembre 2016

Riflessioni

Una delle più grandi bugie che si possa raccontare agli altri e a noi stessi è il credere di aver perso qualcuno perché non ci si è accorti che si stava allontanando.
Sono frasi sussurrati, sguardi incoscienti, attenzioni che non riceviamo più. Nessuno è così disattento da non captare queste differenze che, certo, possono sembrare ininfluenti a chi non vive il rapporto ( di qualsiasi natura esso sia) ma che nascondono un mare per chi il sentimento lo sta vivendo. 
La verità è che spesso, pur accorgendocene, non facciamo nulla. Perché? Perché anche noi ci stiamo allontanando, perché volevamo troncare ma non abbiamo avuto il coraggio di essere onesti e allora, da codardi, lasciamo che sia l'altro a compiere il primo passo.
Chi si allontana all'inizio non se ne rende nemmeno conto: solo dopo, come un fulmine a ciel sereno, notiamo che la nostra mano è vuota. Ci sentiamo leggeri anche se esausti e amareggiati e ci accorgiamo che non c'è rimpianto nè rimorso perché ci rendiamo conto di tutti i segnali dati che per volontà non sono stati colti.

Chi si allontana ha una tempesta dentro di sè.

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