martedì 15 novembre 2016

Recensione: One night Trilogy di J. Malpas

Ho finito adesso di leggere l'ultimo libro della trilogia e, davvero, non so da dove iniziare.
Non avendo letto in lingua non posso giudicare il libro per la correttezza o meno della scritttura. Andiamo con ordine: la trama è semplice. Si vedono, si desiderano ma lui è un pazzo, lei è incasinata e tutti e due hanno a che fare con degli psicopatici. Alla fine l'amore trionfa.
Nel primo libro la storia intriga: le scene di sesso sono scritte bene, i dialoghi credibili. Un sospetto che potesse deludermi è venuto quando, prima che l'autrice lo rivelasse, ho capito il mestiere di Miller. E vi assicuro che solo quella beota della protagonista, Olivia, poteva non capirlo. Il libro si conclude come il primo delle sfumature: si lasciano.
Il secondo libro... delusione totale. Il 90% poteva essere non scritto. Scene di sesso come se non ci fosse un domani e per la maggior parte del tutto fuori luogo. Poi non lo so ma io a sentire "mi affascini" mi immagino la Pina quando dice a Fantozzi che lo stima molto... Per non parlare della venerazione.
Il terzo libro raggiunge l'apoteosi del surreale. Le scene finali tra William e il fratello sembrano le vecchie puntate di "c'erevamo tanto amati" storico programma Mediaset in cui famiglie intere si scannavano. Alla fine finisce tutto a tarallucci e vino. Il lieto fine è scontato.
Amore malato, malavita londinese, malavita russa, padri finti, padri  veri, madri che si credono morte e poi carramba che sorpresa! Scene di sesso ripetitive che ti fanno scendere l'inscendibile.
Olivia è, al solito, praticamente vergine e al limite dell'anoressia. Per non parlare dell'idiozia che traspira da tutti i suoi pori.
Miller è un Figo da paura, ricco e tormentato. Ovviamente si innamora perdutamente della cerebrolesa che più che Converse non indossa. 
Vi sembra vagamente familiare? Anche a me.
No, no e no.
Mi aspettavo molto di più.
Assolutamente NON consigliato.



1 commento: